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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Ziti di Gragnano friarielli, provola e 'nduja

Cucina semplice, estemporanea, con ingredienti di stagione, una ottima Pasta, gli Ziti di Gragnano , una bella padella bergamasca personalizzata #nontoccatemilapadella e un bel piatto a cappello di prete, color del sole, ceramiche di Vietri.   E' venuto fuori un piatto tricolore: viva l'Italia!  Ingredienti per due persone: ricetta a chi gli serve (cit.): 1 fascio di Friarielli amari ( lengua 'e cane ) 120 g di Ziti di Gragnano 100 g di Provola di Gragnano 'nduja q.b. olio evo q.b. Pulire la verdura, i friarielli, tenendo da parte qualche cimetta cruda.  Lavare bene la verdura, stufarla in padella con aglio e olio evo. Aggiustare di sale. Spezzare la pasta  e cuocerla molto al dente; scolarli e terminarne la cottura nella padella coi friarielli aggiungendo un mestolino d'acqua di cottura della pasta, se necessario, per portarla a cottura. Nel fondo del piatto da portata, meglio se a cappello di prete, mettere un cucchiaio di crema di

Calzoncini e montanarine fritte dolci con ricotta di bufala, pomodorino sciroppato e profumo di limone

Adoro la pizza fritta. Pensavo ad una versione nuova, dolce e quindi, ecco preparati sia  i " calzoncini  " che le " montanarine " fritte, con ricotta di bufala, limone sfusato e i miei  pomodorini del Vesuvio semi canditi  dolci . Dosi per una ventina di pezzi Ingredienti : 500 g di farina 00 W 300, tipo Caputo cuoco 400 g acqua 4 g di lievito di birra fresco 10 g sale 500 g di ricotta di bufala Dop 200 g di zucchero al velo, n. 2 limoni  non trattati chimicamente (sfusato amalfitano) una ventina di pomodorini preparati da me tra  pomodorini pelati sciroppati del Vesuvio Dop  e pomodorini del piennolo sciroppati  olio di arachide per friggere Procedimento: Per i pomodorini semi canditi : in un tegame dal fondo spesso, portare all'ebollizione, uno sciroppo d'acqua e zucchero nelle proporzioni di 200 g di acqua e 200 g di zucchero; immergervi 200 g di pomodorini rossi; far tenere l'ebollizione su fiamma bassissima

Allorino, liquore d'alloro

L'idea di fare il liquore d'alloro, l' allorino , mi è venuta mentre il nostro giardiniere potava l'albero di lauro in giardino.  Le foglie , di solito, una volta essiccate, le usiamo soprattutto per tisane, oppure ad esempio, nella preparazione delle castagne cotte a zuppetta . Con le foglie fresche, profumatissime, quest'anno invece, ho scelto di preparare l' allorino , questo liquore di un verde intenso , con un ottimo sapore e spiccate proprietà digestive. Col resto dei rami, fatti seccare, faremo a Sant'Antuono, un divertente falò: l'alloro bruciato oltre a spandere nell'aria un profumo intenso, scoppietta allegramente.  La ricetta dell'allorino • 25 foglie di alloro fresche • 500 gr di alcool puro • 400 gr di acqua • 400 gr di zucchero Preparazione  Lavare con cura ed asciugare le foglie di alloro fresco ; metterle in infusione nell'alcool puro per una ventina di giorni, al buio, all'interno di un recipient

Stoccafisso in cassuola

Questo è lo " stoccafisso in cassuola ", come si cucina in casa nostra, facile, veloce da preparare e molto gustoso. Il venerdì è pesce e allora, spesso, viene il turno dello  stoccafisso , del " curuniello ", ovvero del filetto dello stoccafisso (il filetto di baccalà è il " mussillo "). Da noi se ne trova di ottimo, siamo vicino a Somma Vesuviana. Abbinato ad un buon vino rosso,  vendemmiato sotto i migliori auspici ,  Ingredienti per due persone: a chi gli serve (cit. ): 500 g di filetto di stoccafisso tagliato in pezzi 250 g di pomodorini del piennolo una dozzina di olive nere di Gaeta una dozzina di capperi sotto sale 1 spicchi d'aglio olio evo q.b. prezzemolo q.b. Preparazione: In un tegame far imbiondire uno spicchio d'aglio in un fondo d'olio evo,   i pezzi di stoccafisso sciacquati, poi, aggiungere i pomodorini del Vesuvio, anche in conserva  o in mancanza ottimi questi La Fiammante Gourmet, le

Limoncello caprese

La preparazione del limoncello è un'attività che prende il via agli inizi di dicembre, quando i nostri limoni in giardino, presentano ancora le bucce venate di verde, non sono ancora diventati completamente gialli o maturi. La ricetta è quella nostra di famiglia e viene da quel di Capri. Occorrono: 1 litro di alcool per liquori a 95 gradi n. 10 limoni non trattati n. 5 armelline bacca di vaniglia 1 litro d'acqua 1 kg di zucchero semolato Procedimento Mettere in infusione nell'alcool, solo la parte esterna dei limoni, evitando l'albedo, insieme gli aromi, sigillare il contenitore, meglio se in vetro e conservare in un luogo buio.  Quando le scorze avranno assunto una consistenza cerosa, perdendo tutto il colore, saranno passati  una ventina di giorni, filtrare l'infuso ed unirlo ad uno sciroppo, preparato facendo sciogliere a caldo, l'acqua con lo zucchero. Imbottigliare e far riposare almeno un mese prima di assaggiare. In ca