Passa ai contenuti principali

Barrette al miele con i fichi


L'ispirazione per queste morbide barrette, con solo miele nell'impasto, l'ho presa da questo sito


 
Ingredienti 
(24 barrette)

 
  • 220 g di miele  
  • 110 g di burro, a temperatura ambiente  
  • 1 uovo  
  • 440 di g farina 00 circa
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere  
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1 pizzico di sale
  • buccia di limone grattugiata
  • 300 g circa di confettura di fichi neri  
  • qualche gheriglio di noce a pezzetti  (opzionale)
  • zucchero a velo
Procedimento 
Nella ciotola della planetaria o in una ciotola, mescolare bene miele, burro e uovo. Aggiungere la farina già addizionata di lievito e bicarbonato; impastare brevemente, quindi avvolgere la pasta nella pellicola trasparente e conservare in frigorifero per circa un paio d’ore o anche tutta la notte.
Spolverare la superficie di lavoro e l’impasto con un po’ di farina, stendere la pasta aiutandosi con il mattarello fino ad un centimetro di spessore; formare due rettangoli da 30 per 15 cm circa.
Stendere metà della confettura di fico in modo uniforme lungo il centro di uno dei due rettangoli di pasta; piegare delicatamente il lato destro del rettangolo sopra il ripieno, quindi piegare il lato sinistro sopra il destro in modo che si sovrappongano. Sigillare le estremità. Ripetere con l’altro rettangolo. Posizionare con cura  su una teglia ricoperta di carta forno, con la chiusura verso il basso. 
Mentre il forno raggiunge la temperatura di 170° C, posizionare la teglia nel freezer.
Cuocere in forno a 170° C per circa 15 minuti o fino a leggera doratura.
Estrarre la teglia dal forno e far raffreddare completamente.
Tagliare ogni pezzo in barrette da 3 cm ca di larghezza e spolverizzare con zucchero a velo.




Commenti

Post popolari in questo blog

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori...

O' pane cuotto

O’ pane cuotto è una ricetta poverissima ed antica, una sorta di zuppa, che come ingrediente principale ha il pane duro, vecchio, quello che a Napoli si chiama “ sereticcio ”. Ce ne sono tante varianti, con sugna o con olio, con pomodorino o senza, con aglio o cipolla, con uovo o senza, con formaggio o senza, ma due sono gli ingredienti principali, il pane duro e l’alloro. Quella che ricordo dall'infanzia, è questa versione. E dunque, per prepararla, si comincia facendo bollire in una piccola casseruola in un dito d’acqua, lo spicchio d'aglio, una foglia di alloro (il lauro secco) spezzettata, un filo d’olio, un pizzico di sale e se ci sono, un paio di pomodorini del piennolo schiacciati, fino a far ridurre il liquido della metà. In un piatto fondo, intanto, si mettono i pezzetti di pane raffermo; si condiscono con il “brodo” ridotto, un pizzico di pepe nero e si consuma ancora caldo.

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da un'idea felice dello Chef Peppe Guida

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da  un'idea felice dello Chef Peppe Guida Le  foglie di limone  regalano un aroma particolare a questo piatto: il solito colpo di genio di Peppe Guida . Ho la fortuna di avere qualche albero di limoni, che qualche tempo fa erano anche in fiore e di qui l'aggiunta personale dei petali profumati. E dunque, la ricetta: 80 grammi di paccheri o schiaffoni per persona passata di pomodoro q.b. qualche foglia fresca di limone la scorza di limone grattugiata qualche dadino di scamorza  un cucchiaio di parmigiano grattugiato stagionato qualche foglia di basilico fresco olio evo q.b. calare i paccheri e nel frattempo,  far imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame, aggiungere la passata di pomodori, un pizzico di sale, le foglie di limone; quindi aggiungere la pasta al dente, aggiungere la scamorza, il parmigiano grattugiato, pochissimo burro e mantecare; infine, aggiungere un filo d'olio a fiamma spenta ed il basilico fresco con...