Passa ai contenuti principali

I roccocò napoletani di Natale

Roccocò napoletani di Natale


I roccocò fanno parte dei dolci tipici della tradizione natalizia napoletana, da gustare a fine pasto, accompagnandoli a vini liquorosi o rosoliper l’intero periodo delle feste natalizie. 

Sono caratteristici per la croccantezza (che a volte diventa quasi una consistenza rocciosa), la forma a ciambella ed il profumo di pisto, che è una miscela di spezie tra cui cannella, pepe, noce moscata, chiodi di garofano, anice stellato e semi di coriandolo, da comprare comodamente, in drogheria insieme all'ammoniaca per dolci.

Hanno un’origine comune a molti dolci napoletani, ovvero venivano preparati in convento dalle monache e nello specifico, dalle monache del Real Convento della Maddalena di Napoli, già nel quattordicesimo secolo durante la doinazione angioina. Perfetta commistione tra le varie dominazioni di Napoli, stratificatesi nei secoli come roccia metamorfica, ci si ritrovano le mandorle da influenze arabe e siciliane, così come le spezie, i canditi ed il nome di origine vagamente francese.

La preparazione dei dolci natalizi comincia a partire dall'8 dicembre, il giorno in cui cade l'Immacolata Concezione.
La bozza della ricetta risale ai tempi del forum Gennarino ed è quella di Antonia Rimmel, una variante la si trova qui.

I roccocò, con i mustacciuoli, i raffiuoli semplici e a cassata, i divino amore, la pasta reale, i susamielli e gli struffoli, fanno parte dei dolci napoletani tipici natalizi, a cui spesso si accompagna, a coronamento, la cassata napoletana.

Roccocò napoletani di Natale

Ingredienti per due dozzine:

·         500 grammi di farina 00 di media forza

·         450 g di zucchero semolato

·         300 g di mandorle appena tostate, in parte tritate grossolanamente o pestate

·         10 g di pisto

·         160 g circa di acqua appena tiepida

·         2 g di ammoniaca alimentare o per dolci

·         un pizzico di sale fino

·         le bucce grattugiate di agrumi freschi e non trattati (mandarino, arancia e limone)

·         50 g di cedro e 50 g di scorzetta d’arancia candita tagliati finissimamente

·         1 uovo per la doratura

Procedimento:

unire farina, zucchero, sale, pisto, ammoniaca (o carbonato d'ammonio), poi mandorle, canditi e miscelare; fare la fontana e aggiungere l’acqua nel centro, mano a mano che l’impasto l’assorba, impastando su una spianatoia, ed aiutandosi con una spatola. 

Ad impasto formato, non duro e non appiccicoso, spezzare dei pezzi di impasto da 65 g circa per i roccocò grandi e 30 g circa per quelli più piccini. Formare dei cordoncini di 10 cm circa e sigillarne le estremità unendole come a formare un cerchio o ciambella, leggermente schiacciata. 

Disporre su placche da forno antiaderenti o ricoperte di carta da forno, distanziando i pezzi, spennellare con un uovo battuto e infornare alla temp. di 170° C per una quindicina di minuti o fino a doratura. Fare attenzione a non prolungarne troppo la cottura poiché i roccocò, raffreddandosi, induriscono. 

Personalmente, li preferisco belli croccanti, quelli morbidi nemmeno mi sembrano roccocò, ma attenzione ai denti!

Si conservano a lungo in scatole di latta o al riparo dall'umidità.


Roccocò napoletani di Natale



Commenti

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Pasta, patate e provola

E' un piatto tipico del napoletano,  un primo piatto di pasta,  una minestra quotidiana con patate e provola. La versione che ho preparato resta classica, ma è un po' più leggera  della versione tradizionale che secondo me, essendo più ricca in grassi, è più adatta ai climi invernali. Ingredienti per  2 persone N. 3 patate medie tagliate a dadini 120 g di pasta mista o mezzi canneroni lisci  cipolla q.b. un pezzo di gambo di sedano  un pezzetto di carota qualche fogliolina di basilico fresco n. 2  pomodorini rossi del piennolo  100 g circa di provola tagliata a dadini, tenuta qualche giorno in frigo  una crosta di parmigiano ( se disponibile) formaggi grattugiati  stagionati (parmigiano, pecorino, caciocavallo), se piacciono. pepe nero q.b. Procedimento: in un tegame ho versato un bel fondo d'olio extra vergine d'oliva e messo sia la cipolla che il sedano affettati sottilmente, insieme ad un trito fine di carota ed ai pomodorini schiacc