Passa ai contenuti principali

Pasta e ceci estiva con emulsione all'acqua di limone


Volevo una variazione estiva sul tema "Pasta e ceci"
Questo piatto "non è bello ma balla", nel senso che è buono anche se non bello.

Ma veniamo alle fasi della preparazione:

come condimento estivo per antonomasia, ho pensato ad un’emulsione con l’acqua di limone, ottenuta facendo infondere le bucce di mezzo limone biologico nell’acqua calda. Il liquido ottenuto, una sorta di "canarino", l'ho fatto ridurre parecchio su fiamma bassa, per poi emulsionarlo con pari volume d’olio extravergine d’oliva di otima qualità, battendo come si fa per la comune maionese.

Poi, ho preparato dell’altro l’olio extravergine d’oliva aromatizzato, nel senso che ho fatto riscaldare un pezzetto d’aglio, poco prezzemolo, del rosmarino, dell’origano fresco ed un rametto di maggiorana, nell'olio evo, su fiamma bassa.

Quindi, occupandomi dei ceci, quelli decorticati, già tenuti in ammollo, li ho lessati ed infine frullati a crema e conditi. 

Con tutti gli elementi pronti, ho cotto la pasta - i Gigli di Gragnano- per 5 minuti in acqua bollente salata e limone spremuto, l’ho scolata e condita con la crema di ceci, a temperatura ambiente, così da ottenere un piatto fresco.

Mentre la pasta cuoceva, in un piatto fondo, ho sistemato due cucchiai di crema di ceci, qualche cece tenuto da parte intero e qualche goccia d’olio aromatizzato, 


sopra vi ho sistemato la pasta al dente condita ed infine, aggiunto un cucchiaino dell’emulsione di acqua al limone ed olio, che è risultata essere un'autentica esplosione di sapore.
Questo piatto è risultato un esperimento andato a buon fine e da ripetere.

Commenti

Post popolari in questo blog

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori...

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da un'idea felice dello Chef Peppe Guida

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da  un'idea felice dello Chef Peppe Guida Le  foglie di limone  regalano un aroma particolare a questo piatto: il solito colpo di genio di Peppe Guida . Ho la fortuna di avere qualche albero di limoni, che qualche tempo fa erano anche in fiore e di qui l'aggiunta personale dei petali profumati. E dunque, la ricetta: 80 grammi di paccheri o schiaffoni per persona passata di pomodoro q.b. qualche foglia fresca di limone la scorza di limone grattugiata qualche dadino di scamorza  un cucchiaio di parmigiano grattugiato stagionato qualche foglia di basilico fresco olio evo q.b. calare i paccheri e nel frattempo,  far imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame, aggiungere la passata di pomodori, un pizzico di sale, le foglie di limone; quindi aggiungere la pasta al dente, aggiungere la scamorza, il parmigiano grattugiato, pochissimo burro e mantecare; infine, aggiungere un filo d'olio a fiamma spenta ed il basilico fresco con...

O' pane cuotto

O’ pane cuotto è una ricetta poverissima ed antica, una sorta di zuppa, che come ingrediente principale ha il pane duro, vecchio, quello che a Napoli si chiama “ sereticcio ”. Ce ne sono tante varianti, con sugna o con olio, con pomodorino o senza, con aglio o cipolla, con uovo o senza, con formaggio o senza, ma due sono gli ingredienti principali, il pane duro e l’alloro. Quella che ricordo dall'infanzia, è questa versione. E dunque, per prepararla, si comincia facendo bollire in una piccola casseruola in un dito d’acqua, lo spicchio d'aglio, una foglia di alloro (il lauro secco) spezzettata, un filo d’olio, un pizzico di sale e se ci sono, un paio di pomodorini del piennolo schiacciati, fino a far ridurre il liquido della metà. In un piatto fondo, intanto, si mettono i pezzetti di pane raffermo; si condiscono con il “brodo” ridotto, un pizzico di pepe nero e si consuma ancora caldo.