Passa ai contenuti principali

Pesto (frullo) con zucchine, menta e mandorle


Ingredienti per due persone
  • 160 g di mafaldelle del Pastificio Leonessa
  • 200 g di zucchine piccole
  • 40 g circa di parmigiano grattugiato
  • 40 g circa di mandorlea lamelle
  • una dozzina di foglie di menta fresca
  • 4 cucchiai d’olio evo, aumentare secondo il gusto
  • un pizzico di sale
  • un pizzico di pepe
  • un paio di cucchiai di pesto al basilico 
Tostare le lamelle di mandorla.
Tagliare a metà le zucchine, eliminando un po’ della parte interna bianca, se dovessero essere troppo spesse; scottarle appena in acqua salata, scolarle e farle raffreddare; quindi, frullarle con le foglie di menta, aggiungere le mandorle, il parmigiano grattugiato, l’olio a filo ed il pesto di basilico, regolare di sale e pepe.
Intanto, lessare le mafaldelle, scolarle e condirle con il pesto di zucchine, spolverare di parmigiano grattugiato e guarnire con ciuffetti di menta e lamelle di mandorle.

Commenti

  1. Nonna dice che si presenta bene
    Domani me la fai provare e vediamo cosa ne pensa il palato
    Brava

    RispondiElimina
  2. bellissimo, colori fantastici e ti dirò, mi piace anche il piatto sotto.

    RispondiElimina
  3. mi sono fatta un giro sul tuo blog, devo dire che è fatto bene, ed io mi sono sentita come a casa! mi unisco volentieri tra i tuoi followers, passa da me se ti va! ;)

    RispondiElimina
  4. Complimenti x il blog (non so se te l'ho già detto).
    A presto.

    Enrico

    RispondiElimina
  5. Ciao Maria, mi piace questa tua ricetta. Mi hai dato un ottimo spunto per la prossima pasta con le zucchine. Alla prossima :)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori...

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da un'idea felice dello Chef Peppe Guida

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da  un'idea felice dello Chef Peppe Guida Le  foglie di limone  regalano un aroma particolare a questo piatto: il solito colpo di genio di Peppe Guida . Ho la fortuna di avere qualche albero di limoni, che qualche tempo fa erano anche in fiore e di qui l'aggiunta personale dei petali profumati. E dunque, la ricetta: 80 grammi di paccheri o schiaffoni per persona passata di pomodoro q.b. qualche foglia fresca di limone la scorza di limone grattugiata qualche dadino di scamorza  un cucchiaio di parmigiano grattugiato stagionato qualche foglia di basilico fresco olio evo q.b. calare i paccheri e nel frattempo,  far imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame, aggiungere la passata di pomodori, un pizzico di sale, le foglie di limone; quindi aggiungere la pasta al dente, aggiungere la scamorza, il parmigiano grattugiato, pochissimo burro e mantecare; infine, aggiungere un filo d'olio a fiamma spenta ed il basilico fresco con...

O' pane cuotto

O’ pane cuotto è una ricetta poverissima ed antica, una sorta di zuppa, che come ingrediente principale ha il pane duro, vecchio, quello che a Napoli si chiama “ sereticcio ”. Ce ne sono tante varianti, con sugna o con olio, con pomodorino o senza, con aglio o cipolla, con uovo o senza, con formaggio o senza, ma due sono gli ingredienti principali, il pane duro e l’alloro. Quella che ricordo dall'infanzia, è questa versione. E dunque, per prepararla, si comincia facendo bollire in una piccola casseruola in un dito d’acqua, lo spicchio d'aglio, una foglia di alloro (il lauro secco) spezzettata, un filo d’olio, un pizzico di sale e se ci sono, un paio di pomodorini del piennolo schiacciati, fino a far ridurre il liquido della metà. In un piatto fondo, intanto, si mettono i pezzetti di pane raffermo; si condiscono con il “brodo” ridotto, un pizzico di pepe nero e si consuma ancora caldo.