Passa ai contenuti principali

Cheese cake salata di caprese


E' già capitato che io citassi canzoni napoletane, ma quando con le "Compagni di Blogger" abbiamo deciso di intitolare la staffetta estiva che ha come elemento predominante la rossa solanacea, "Pomodoro 'ncoppa", immediato è scattato il richiamo al milanese Giorgio Gaber che in coppia con Aurelio Fierro, nell'estate del 1966, partecipava al 14° Festival della canzone napoletana, con il brano " 'A Pizza"  classificandosi pure al secondo posto. La canzone narra di una ostinata signorina che a fronte di brillanti o altri più costosi cibi, voleva sempre e solo la pizza cu 'a pummarola 'ncoppa". Il ritornello fa:

"ma tu vuliv’ 'a pizza 'a pizza ' a pizza
ca pummarola n’coppa
'a pizza e niente cchiù"
E quindi, per la staffetta "Pomodoro 'ncoppa" ho pensato a questa cheesecake salata di caprese con 'a pummarola 'ncoppa, con i colori ed in parte anche i sapori, della tradizionale insalata caprese che è fatta di pomodori, basilico e mozzarella, sempre adoperando prodotti del mio territorio, la Campania felix.
 


Ingredienti 
per un paio di pezzi occorrono:
  •  Pomodorini del Vesuvio dop o della montagna (quelli che diventeranno del piennolo  o spunzillo)  150 g ca
  • Taralli ’nzogna pepe e mandorle (sugna, pepe e mandorle), un paio 2
  •  Una noce di burro di bufala  15 g ca
  •  Basilico fresco (del napoletano caratterizzato da un leggero aroma di menta)
  •  Yogurt di bufala campana 500 g          
  •  Olio extra vergine d’oliva qb
  •  gelatina (2 g) n. 1 foglio

Procedimento:
Per prima cosa si prepara il labneh: si addiziona mezzo cucchiaino di sale fino iodato allo yogurt, si mescola e si versa in uno strofinaccio pulito e senza sentore alcuno di detergenti, chiudendo bene, ovvero legando lo strofinaccio in sommità e facendo sgocciolare il siero di latte per almeno 12 h, ma trasferendo il fagotto in frigo su un colino, anche dopo un paio d’ore. Il tutto meglio illustrato qui.

Per l’olio al basilico, si frullano leggermente in olio evo freddo, le foglie di basilico lavate ed asciugate e un pizzico di sale, conservando poi, in frigo.

Si foderano con strisce di acetato i coppapasta poggiati su un piatto ricoperto di carta forno.

Si passano i taralli nel mixer, si aggiunge una piccola noce di burro fuso e si forma un impasto che si sistema con un cucchiaino nei coppapasta, pressando un po’ a formare un primo strato alto circa un centimetro e mezzo;  si ripongono i coppapasta in frigo per almeno un’oretta.

Rimuovere il labneh dal panno e metterlo in una ciotola; lavorando con la forchetta, aggiungere l’olio al basilico fino a consistenza cremosa e ricoprire la base di taralli. Lasciare riposare in frigo per circa tre ore.
 
Il terzo ed ultimo strato (la pummarola 'ncoppa) sarà formato da una gelèe di pomodorini: si scottano i pomodorini e si passano; ad una piccola parte di passata, opportunamente riscaldata, si aggiunge la gelatina ammorbidita, si mescola con cura e si unisce alla restante passata; si sala e si condisce con un filo d’olio extra vergine; si versa nei coppapasta formando così l’ultimo strato. Tenere in frigo fino al momento di sformare le cheesecakes, che andranno servite con l’olio al basilico.


L’abbinamento pensato da Luciano Pignataro: "con questo cheesecake meglio non scherzare. Devo trovare un vino che abbia al tempo stesso corpo, tannino e buona acidità. Scegliamo allora a sorpresa il Magliocco delle Tenute Ferrocinto, rosso calabrese di buona bevibilità e di grande energia".

Commenti

  1. Con questo caldo riesce a farmi venire l'appetito.
    una domanda: va bene anche per colazione? :-)
    complimenti!

    RispondiElimina
  2. Molto bella ed ottima l'accoppiata degli ingredienti!
    La base con i taralli 'nzogna e pepe è geniale, bravissima!!! :-))

    RispondiElimina
  3. Bella, Maria!
    I taralli li farò, con l'arrivo del fresco.
    Purtroppo qui da me lo yogurt di bufala e il burro non li ho mai visti...
    di sicuro mi verrebbe molto meno saporita!
    ma l'idea è proprio bella!
    grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Puoi provare con lo yogurt intero in comune commercio, così come per il burro. La base puoi provare con un biscotto di grano o altro tipo di tarallo.
      Grazie!

      Elimina
  4. Deliziosa, fresca... La base con i taralli 'nzogna e pepe è una bellissima idea!! Complimenti Maria!

    RispondiElimina
  5. lo provo: sembra proprio una bella e gustosa ricetta !
    in alternativa al labneh, una ricotta (di bufala, ovviamente) ci potrebbe stare ?
    ;-)

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Pasta, patate e provola

E' un piatto tipico del napoletano,  un primo piatto di pasta,  una minestra quotidiana con patate e provola. La versione che ho preparato resta classica, ma è un po' più leggera  della versione tradizionale che secondo me, essendo più ricca in grassi, è più adatta ai climi invernali. Ingredienti per  2 persone N. 3 patate medie tagliate a dadini 120 g di pasta mista o mezzi canneroni lisci  cipolla q.b. un pezzo di gambo di sedano  un pezzetto di carota qualche fogliolina di basilico fresco n. 2  pomodorini rossi del piennolo  100 g circa di provola tagliata a dadini, tenuta qualche giorno in frigo  una crosta di parmigiano ( se disponibile) formaggi grattugiati  stagionati (parmigiano, pecorino, caciocavallo), se piacciono. pepe nero q.b. Procedimento: in un tegame ho versato un bel fondo d'olio extra vergine d'oliva e messo sia la cipolla che il sedano affettati sottilmente, insieme ad un trito fine di carota ed ai pomodorini schiacc