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Pasta e patate semplice


Come fare la pasta e patate semplice? Non credevo fosse utile scriverne, poi è arrivato il periodo della quarantena, il nutrirsi è un bisogno primario, collettivo, un piacere ancora consentito, che parla direttamente al cuore ed allo stomaco delle persone. Io amo leggere di cibo, provo ma scriverne tra queste righe. E da quando lo Chef Peppe Guida dell’Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, nelle sue dirette Facebook e Instagram, sta generosamente mostrando come preparare piatti gustosissimi con pochi ingredienti, spesso già presenti nelle nostre case, passando questo tempo claustrofobico e cupo, con gusto, donandoci un sorriso, ho subito cercato di mettere in pratica i suoi insegnamenti.
E dunque, come prima ricetta, ho preparato il fondo di sedano, carote e cipolle, un fondo cremoso ed utile come base di moltissimi piatti. Partendo da questa base, ho preparato la pasta e patate che lo Chef Peppe Guida, insieme ad altri piatti, spiega in dettaglio in quest’altro video.

Questa che ho preparato è la semplice pasta e patate, perchè qui già trovate la pasta e patate con la provola. E' una minestra calda, quotidiana, tradizionale nel napoletano, povera ma ricca di sapori. Come si fa in casa nostra, ho aggiunto un pomodorino del piennolo schiacciato e la scorza di parmigiano (ma può essere anche la testa del caciocavallo), tenuta da parte, come recupero. 
La pasta che avevo in casa non poteva essere altro che la mista di Gragnano, ma a casa dei miei in dispensa c'è l'abitudine di raccogliere in un barattolone, tutti gli avanzi di pasta secca, anche quella tipo paccheri (che viene anch’essa appositamente spaccata con oggetti contundenti per entrare a far parte delle varie minestre) o quella lunga (linguine, vermicelli) che vengono all'uopo spezzati. La pasta mista (anticamente munnezzaglia) da noi non si è mai comprata, ma fatta così, con gli avanzi dei vari formati, aggiunti in cottura non tutti insieme, giammai, ma a scalare, divisi per tempo di cottura, che è diverso tra vari formati e questo è un poco laborioso, ma divertente.

Ingredienti per una persona
  • una patata tagliata a dadini piccoli
  • 60 g di pasta mista di Gragnano
  • trito di cipolla, sedano, carota in olio extra vergine d’oliva  (ved. sopra)
  • un  pomodorino rosso del piennolo  
  • una fogliolina di basilico fresco
  • un pezzetto di crosta di parmigiano  o altro (se disponibile)
Procedimento:
premesso che in totale la cottura prende 10 minuti, sono partita mettendo in un bel tegame un cucchiaio di fondo sedano-cipolla-carota dello Chef, che contiene già l’olio extra vergine d'oliva, aggiungendone ancora pochissimo, il pomodorino schiacciato che rilascerà un poco di colore e sapore e ho fatto soffriggere, poi ho unito i cubetti di patata e ho fatto stufare appena, rimestando, ho aggiunto i pezzetti di crosta di parmigiano, quindi, ho unito l'acqua calda fino a ricoprire a filo le patate; al bollore, ho aggiunto il sale e calato la pasta e l'ho portata a cottura, unendo un mestolino di acqua bollente per volta, sempre rimestando come per un risotto ed aggiungendo poca acqua bollente per volta, quando la prima veniva assorbita. 


Appena la pasta è arrivata al punto di cottura al dente, ho unito il basilico, adagiato nel bel piatto a cappello di prete di nota ceramica vietrese e gustato ben caldo. Più tempo si aspetta e più la pasta e patate si asciuga, tira, lega, “azzeccandosi” in una cremosità intervallata da qualche cubetto di patata. personalmente, come da tradizione napoletana,  non piace molto brodosa, ma de gustibus


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