Passa ai contenuti principali

Castagne lesse o "allesse"

Castagne + marroni + lauro + alloro + allesse + lesse

Ingredienti 

1 kg di castagne di buona qualità e di medio - grossa pezzatura 
n. 4 o 5 foglie di lauro o alloro secche
un pizzico di sale

Procedimento 

Sbucciare eliminando pazientemente la parte esterna e legnosa delle castagne, lasciando la pellicina interna. Lasciare le castagne sbucciate immerse in acqua per tutta notte.
Sciacquarle e riporle in una pentola, coperte con acqua fresca, aggiungere un pizzico di sale e le foglie di lauro spezzettate.
Portare all’ebollizione e lasciare cuocere su fiamma dolce un’oretta circa, fino a che le castagne diventino morbide, ma non sfatte.
Gustarle calde, pelandole ancora pazientemente della pellicina che si vede in foto.
Qualche castagna la lascio con la buccia perché a me piacciono anche le castagne ballotta, anche dette "a palluotte".

Commenti

  1. Mai fatte, di solito le mangio sempre arrostite :) Da provare!

    RispondiElimina
  2. il profumo dell'autunno! :)
    a casa mia in genere le facciamo con la buccia, sono curiosa di provare anche questa variante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' solo scocciante sbucciarle. Anche io per questo motivo spesso le lesso con tutta la buccia (ballotte)

      Elimina
  3. A Firenze le ballotte con la buccia e i semi di finocchio....... ognuno si sbuccia le sue, qui si va per le spicce! Antonietta

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori...

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da un'idea felice dello Chef Peppe Guida

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da  un'idea felice dello Chef Peppe Guida Le  foglie di limone  regalano un aroma particolare a questo piatto: il solito colpo di genio di Peppe Guida . Ho la fortuna di avere qualche albero di limoni, che qualche tempo fa erano anche in fiore e di qui l'aggiunta personale dei petali profumati. E dunque, la ricetta: 80 grammi di paccheri o schiaffoni per persona passata di pomodoro q.b. qualche foglia fresca di limone la scorza di limone grattugiata qualche dadino di scamorza  un cucchiaio di parmigiano grattugiato stagionato qualche foglia di basilico fresco olio evo q.b. calare i paccheri e nel frattempo,  far imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame, aggiungere la passata di pomodori, un pizzico di sale, le foglie di limone; quindi aggiungere la pasta al dente, aggiungere la scamorza, il parmigiano grattugiato, pochissimo burro e mantecare; infine, aggiungere un filo d'olio a fiamma spenta ed il basilico fresco con...

O' pane cuotto

O’ pane cuotto è una ricetta poverissima ed antica, una sorta di zuppa, che come ingrediente principale ha il pane duro, vecchio, quello che a Napoli si chiama “ sereticcio ”. Ce ne sono tante varianti, con sugna o con olio, con pomodorino o senza, con aglio o cipolla, con uovo o senza, con formaggio o senza, ma due sono gli ingredienti principali, il pane duro e l’alloro. Quella che ricordo dall'infanzia, è questa versione. E dunque, per prepararla, si comincia facendo bollire in una piccola casseruola in un dito d’acqua, lo spicchio d'aglio, una foglia di alloro (il lauro secco) spezzettata, un filo d’olio, un pizzico di sale e se ci sono, un paio di pomodorini del piennolo schiacciati, fino a far ridurre il liquido della metà. In un piatto fondo, intanto, si mettono i pezzetti di pane raffermo; si condiscono con il “brodo” ridotto, un pizzico di pepe nero e si consuma ancora caldo.