Passa ai contenuti principali

Lacreme napulitane: o' ssaje comme fa o'core vent'anni dopo Massimo Troisi. E comm'è amaro


Due parole, altre non ne trovo.
Lui è il mio mito, questo blog gliel'ho dedicato
.

Nella nostra "ridente" cittadina alle falde del Vesuvio, San Giorgio a Cremano, tanto vicina a Napoli da non essere segnata neanche sulle cartine geografiche ai tempi in cui frequentavamo la scuola dell'obbligo, la sua presenza è tangibile, nei gesti e nel cuore delle persone: è la nostra grande bellezza, viva più che mai. 
Ripercorro quotidianamente i suoi luoghi, il Centro Teatro Spazio, via S. Anna, l'improbabile spoglia piazza intitolatagli. Dopo vent'anni da quel terribile giorno e sessanta dalla nascita, noi sangiorgesi, ancora non l'abbiamo saputo meritare. Ma Massimo oramai è patrimonio di tutti.
Naturalmente ironico, geniale, mai banale, intelligente, timido, gli aggettivi si sprecano, troppo grande per noi.
E troppo presto è andato via, questo il rammarico.
Tornasse qui, anch'io, come il suo amico Bonetti, gli chiederei: "Ma dove sei stato fino ad adesso"?

Mi piace ricordarlo così: comm'è amaro


Commenti

  1. Rimarrà sempre nei nostri cuori...
    Personaggio unico, amato da tutti.

    RispondiElimina
  2. Pensa quanto si cambia.
    Quando ero piccola, non capivo una parola di quello che diceva... ma poi crescendo.. le cose cambiano, la mente si apre e il cuore insieme a lui.
    Ma tra i tuoi aggettivi ne manca uno: bello.
    ;-)

    RispondiElimina
  3. davvero gaia, era anche bello...meravigliosa cratura.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Pasta, patate e provola

E' un piatto tipico del napoletano,  un primo piatto di pasta,  una minestra quotidiana con patate e provola. La versione che ho preparato resta classica, ma è un po' più leggera  della versione tradizionale che secondo me, essendo più ricca in grassi, è più adatta ai climi invernali. Ingredienti per  2 persone N. 3 patate medie tagliate a dadini 120 g di pasta mista o mezzi canneroni lisci  cipolla q.b. un pezzo di gambo di sedano  un pezzetto di carota qualche fogliolina di basilico fresco n. 2  pomodorini rossi del piennolo  100 g circa di provola tagliata a dadini, tenuta qualche giorno in frigo  una crosta di parmigiano ( se disponibile) formaggi grattugiati  stagionati (parmigiano, pecorino, caciocavallo), se piacciono. pepe nero q.b. Procedimento: in un tegame ho versato un bel fondo d'olio extra vergine d'oliva e messo sia la cipolla che il sedano affettati sottilmente, insieme ad un trito fine di carota ed ai pomodorini schiacc

Spaghetti e zucchine alla Vico Equense alla maniera di Peppe Guida

Spaghetti e zucchine alla Vico Equense dello Chef Peppe Guida Da una diretta del venerdì pomeriggio dello Chef , fine maggio, periodo di zucchine. Ho cercato solo di approssimarmi al suo piatto. Sono molto gustosi e veloci da preparare. Ingredienti per due persone: 140 grammi di spaghetti   tre zucchine medie cinque o sei pomodorini in conserva una fetta di fior di latte di qualche giorno formaggi grattugiati misti q.b. basilico fresco q.b. Procedimento: Friggere le zucchine a rondelle in olio d'oliva extra vergine, quindi, nella stessa capace padella, aggiungere qualche pomodorino rosso in conserva, gli spaghetti molto al dente e terminare la cottura, aggiungendo poca acqua di cottura della pasta per volta, infine, a fuoco spento, unire il fior di latte spezzettato ed i formaggi grattugiati (ne andava messo di più), mantecando con un filo d’olio e aggiungendo foglie di basilico fresche.

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo