Passa ai contenuti principali

Candele alla parmigiana


Parmigiano Reggiano e melanzane di stagione, costituiscono un connubio perfetto per me, aggiungendo un po’ di  basilico fresco e profumato, le candele di Gragnano IGP ed il pomodorino rosso del Vesuvio  è subito festa nel piatto, una pietanza semplice e buona.


Le "candele alla parmigiana" sono la terza ed ultima proposta per il Contest 4COOKING   #PRChef 2015 di Parmigiano Reggiano e peccato perchè ci stavo prendendo gusto, quindi continuerò anche senza concorso, sempre tenendo presente che "L'eccellenza in cucina non si ottiene quando non hai nient'altro da aggiungere, ma quando non hai nient'altro da togliere", ovvero questo Contest è stato per me, un'ottima palestra.


Queste la mia prima e la seconda ricetta proposta.

  Ingredienti per 2 persone
  • 120 grammi di Candele di Gragnano IGP
  • n. 2 melanzane medie (ho usato le cima di viola napoletane) 
  • 60 grammi di Parmigiano Reggiano Dop stagionato 33 mesi
  • 500 grammi di pomodori rossi  del Vesuvio
  • foglie di basilico fresco q.b.
  • olio extra vergine d’oliva
  • sale fino q.b.
Procedimento

Lavare, sbucciare e tagliare le melanzane a fette sottili;  metterle in una ciotola con acqua e sale per una mezz’ora, quindi, sciacquarle, asciugarle accuratamente e friggerle fino a doratura.

A parte, grattugiare al momento, il Parmigiano reggiano (ho scelto la stagionatura 33 mesi per una nota decisa) .

Preparare il sugo mettendo i pomodorini rossi appena lavati in una pentola con un dito d'acqua e portare al bollore; scolare e passare al passa-verdure.
Cuocere una decina di minuti la passata di pomodorini ottenuta, aggiungendo l'olio evo, un pizzico di sale e a cottura ultimata, il basilico fresco.

Spezzare le candele in due e cuocerle in abbondante acqua salata; scolarle tre minuti prima del tempo di cottura segnato sulla confezione, posandole su un panno bianco.
“Impanarle” passandole nel Parmigiano Reggiano steso su un foglio di pellicola per alimenti.

In tegliette monoporzione di porcellana da forno, preparare un primo strato di melanzane fritte, incrociandole a mo' di griglia. 


Poi, uno strato di candele, arrotolandole a spirale;



cospargere con basilico spezzettato e coprire col il sugo.



Cuocere in forno (preferibilmente ventilato) alla temperatura di 200° C per circa 30 minuti.

Servire nelle tegliette, cospargendo a caldo, con Parmigiano Reggiano grattugiato e guarnendo con basilico fresco.

Con questa ricetta partecipo al 4COOKING   #PRChef 2015 di Parmigiano Reggiano


Commenti

Post popolari in questo blog

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori...

O' pane cuotto

O’ pane cuotto è una ricetta poverissima ed antica, una sorta di zuppa, che come ingrediente principale ha il pane duro, vecchio, quello che a Napoli si chiama “ sereticcio ”. Ce ne sono tante varianti, con sugna o con olio, con pomodorino o senza, con aglio o cipolla, con uovo o senza, con formaggio o senza, ma due sono gli ingredienti principali, il pane duro e l’alloro. Quella che ricordo dall'infanzia, è questa versione. E dunque, per prepararla, si comincia facendo bollire in una piccola casseruola in un dito d’acqua, lo spicchio d'aglio, una foglia di alloro (il lauro secco) spezzettata, un filo d’olio, un pizzico di sale e se ci sono, un paio di pomodorini del piennolo schiacciati, fino a far ridurre il liquido della metà. In un piatto fondo, intanto, si mettono i pezzetti di pane raffermo; si condiscono con il “brodo” ridotto, un pizzico di pepe nero e si consuma ancora caldo.

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da un'idea felice dello Chef Peppe Guida

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da  un'idea felice dello Chef Peppe Guida Le  foglie di limone  regalano un aroma particolare a questo piatto: il solito colpo di genio di Peppe Guida . Ho la fortuna di avere qualche albero di limoni, che qualche tempo fa erano anche in fiore e di qui l'aggiunta personale dei petali profumati. E dunque, la ricetta: 80 grammi di paccheri o schiaffoni per persona passata di pomodoro q.b. qualche foglia fresca di limone la scorza di limone grattugiata qualche dadino di scamorza  un cucchiaio di parmigiano grattugiato stagionato qualche foglia di basilico fresco olio evo q.b. calare i paccheri e nel frattempo,  far imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame, aggiungere la passata di pomodori, un pizzico di sale, le foglie di limone; quindi aggiungere la pasta al dente, aggiungere la scamorza, il parmigiano grattugiato, pochissimo burro e mantecare; infine, aggiungere un filo d'olio a fiamma spenta ed il basilico fresco con...