Passa ai contenuti principali

Torcetti al burro 2.0

Di questo tipo di biscottini ne parlai già in questo precedente post .
In questa seconda versione, ho provato a sfogliarli leggermente e ad aggiungere miele all'impasto.


 Ingredienti:
- 500 g di farina 00 per sfoglia
- 180 g circa di acqua
- ½ cucchiaino raso di sale fino
- 150 g burro
- 5 g lievito di birra fresco
- ½ cucchiaino di malto d'orzo 
- 1 cucchiaio di miele
 
- zucchero semolato e miele q.b.



Procedimento:


Sciogliere il lievito in 150 g di acqua con il malto; aggiungere la farina, un cucchiaio di miele, l'acqua restante, il burro a temperatura ambiente ed il sale. Impastare fino ad avere un impasto sodo ed uniforrme.
Lasciarlo riposare  per un paio d'ore a temperatura ambiente (se non fa molto caldo)  oppure, dopo 20 minuti, metterlo in frigorifero per circa tre ore, a lievitare più lentamente.

Portare l'impasto a temperatura ambiente e stenderlo, dando qualche giro di pieghe come per la pasta sfoglia; infine, stendere l'impasto in una sfoglia spessa un centimetro e larga circa dieci centimetri; con una rotellina tagliapasta, ricavare dei bastoncini da arrotondare, arrotolare ed allungare; piegarli fino a fare toccare le estremità, a conferire la forma a goccia.
A questo punto, spennellare i torcetti con acqua in cui si è sciolto un cucchiaio di miele  e cospargerli con abbondante zucchero semolato.

Infornare a 180° C per 15 minuti circa in modalità ventilata, tenendo presente che il tempo di cottura dipende dal tipo di  forno; a fine cottura i torcetti saranno dorati. 

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Pasta, patate e provola

E' un piatto tipico del napoletano,  un primo piatto di pasta,  una minestra quotidiana con patate e provola. La versione che ho preparato resta classica, ma è un po' più leggera  della versione tradizionale che secondo me, essendo più ricca in grassi, è più adatta ai climi invernali. Ingredienti per  2 persone N. 3 patate medie tagliate a dadini 120 g di pasta mista o mezzi canneroni lisci  cipolla q.b. un pezzo di gambo di sedano  un pezzetto di carota qualche fogliolina di basilico fresco n. 2  pomodorini rossi del piennolo  100 g circa di provola tagliata a dadini, tenuta qualche giorno in frigo  una crosta di parmigiano ( se disponibile) formaggi grattugiati  stagionati (parmigiano, pecorino, caciocavallo), se piacciono. pepe nero q.b. Procedimento: in un tegame ho versato un bel fondo d'olio extra vergine d'oliva e messo sia la cipolla che il sedano affettati sottilmente, insieme ad un trito fine di carota ed ai pomodorini schiacc

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " semplice " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori