Passa ai contenuti principali

Brioche con lievito madre a tre lievitazioni

Brioche con lievito madre o naturale a tre lievitazioni

Rinfrescando tutti i giorni il mio lievito madre o naturale, ho voluto testarlo provando a preparare una brioche a tre lievitazioni, aromatizzata con i mandarini del nostro giardino, applicando il metodo del casatiello dolce. E' riuscita morbida, aromatica e con una  mollica abbastanza filante.






Premessa:
ho rinfrescato 100 g di lievito naturale con un uovo e tanta farina da portare questo impasto alla consistenza della pasta del pane. Dopo 12 ore, al raddoppio, ho rinfrescato questo primo impasto con altre due uova e altra farina, tanta da riportarlo alla consistenza di un impasto sostenuto e non appiccicoso. Al raddoppio, in un posto riparato, nel mio caso, dopo 12 ore, ho proceduto all'impasto finale.

Ingredienti impasto finale:
  • tutto il pre impasto
  • 350 g di farina 00 
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di burro (anche senza lattosio)
  • 3 uova 
  • 4 g di sale
  • la buccia grattugiata di un mandarino biologico
  • un cucchiaio di liquore al mandarino
Procedimento
inserire nella ciotola della planetaria, tutto il pre impasto, unire il primo uovo ed avviare la macchina a velocità bassa (orientativamente 1/1,5 del Kenwood), col gancio montato, a seguire unire in successione, un cucchiaio di zucchero e due di farina, aspettare che vengano assorbiti dall'impasto, quindi ripetere queste aggiunte fino ad esaurire questi ingredienti; in ultimo unire il sale, il burro morbido in più aggiunte successive, gli aromi; pulire bene la ciotola, con una spatola ed aumentare la velocità della planetaria fino a che l'impasto, diventato elastico e lucido, tirato per un lembo, non formi il cd "velo". 
Formare l'impasto a palla e farlo lievitare negli stampi imburrati ed infarinati, in un posto caldo e riparato, fino al raddoppio (da 12 a 24 h). Con queste dosi, ho ottenuto due brioche, quella in foto ed una più piccola.
Infornare in modalità ventilata, a 160° C per circa trenta minuti. 
Quando la brioche è ancora calda, lucidarla con uno sciroppo di acqua, zucchero e succo di mandarino.
Resta morbida a lungo.



Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Pasta, patate e provola

E' un piatto tipico del napoletano,  un primo piatto di pasta,  una minestra quotidiana con patate e provola. La versione che ho preparato resta classica, ma è un po' più leggera  della versione tradizionale che secondo me, essendo più ricca in grassi, è più adatta ai climi invernali. Ingredienti per  2 persone N. 3 patate medie tagliate a dadini 120 g di pasta mista o mezzi canneroni lisci  cipolla q.b. un pezzo di gambo di sedano  un pezzetto di carota qualche fogliolina di basilico fresco n. 2  pomodorini rossi del piennolo  100 g circa di provola tagliata a dadini, tenuta qualche giorno in frigo  una crosta di parmigiano ( se disponibile) formaggi grattugiati  stagionati (parmigiano, pecorino, caciocavallo), se piacciono. pepe nero q.b. Procedimento: in un tegame ho versato un bel fondo d'olio extra vergine d'oliva e messo sia la cipolla che il sedano affettati sottilmente, insieme ad un trito fine di carota ed ai pomodorini schiacc