Passa ai contenuti principali

Lampo di Grano

grano cotto chirico

La sfida raccolta stavolta, è stata quella di preparare un piatto con il grano cotto, quello  usato tradizionalmente a Napoli per preparare la Pastiera.
Dopo aver superato un iniziale spaesamento, ho iniziato a carburare e considerata anche una certa deriva vegetariana che mi sta interessando da vicino, ecco che ha preso forma il ragoût, il sugo, come per la bolognese napoletana, ma senza carne, con il grano cotto a sostituirla.
Eppoi le polpettine, sempre senza carne e col grano cotto in sua sostituzione.
Condirci la mia amata pasta di grano duro è stata una naturale conseguenza e sposarla con dell'ottimo pomodoro, della buona ricotta di bufala, un lampo, il mio Lampo di Grano

Questa la ricetta,
per chi se ne serve (cit.)  

Dosi per quattro persone

Per il sugo:
  • 300 g di grano cotto
  • mezza costa di sedano
  • mezza carota
  • mezza cipolla di Montoro
  • 500 g di passa di pomodoro 
  • olio evo q.b.
  • qualche semino di finocchietto
  • sale q.b.
Preparare un soffritto con sedano, carota e cipolla, tagliati finemente, in olio evo, fare dorare appna su fiamma bassa, quindi, aggiungere il grano cotto, far soffriggere mescolando, poi aggiungere la passata di pomodoro e qualche semino di finocchietto; alla ripresa del bollore, salare e portare a cottura su fiamma bassissima, mescolando spesso.

Per le polpettine:
  • 100 g di Grano Cotto Chirico
  • 100 g di mollica di pane raffermo bagnata nel latte e ben strizzata
  • 1 tuorlo d'uovo
  • 30 g tra Parmigiano reggiano e pecorino romano grattugiati
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • pane grattugiato q.b.
Impastare tutti gli ingredienti, aggiungendo pane grattugiato fino alla consistenza voluta. Formare piccole polpettine, impanarle rotolandole nel pane grattugiato e friggerle in abbondante olio evo.

Per la farcitura:
  • 250 ricotta di bufala Dop
  • 50 g di crema di latte
Montare la crema, aggiungere alla ricotta e amalgamare.
Mettere in un sac a poche con bocchetta piatta o saint honore'

Occorrono ancora:

N. 20  Conchiglioni di pasta di grano duro 

Montaggio

Nel conchiglione lessato al dente, mettere un cucchiaino di ragoût, una polpettina e con la sac a poche farcire con la crema di ricotta.

grano cotto chirico

Adagiare nel piatto da portata sul ragoût ben caldo e spolverare con i formaggi grattugiati.

grano cotto chirico

Con questa ricetta ho partecipato senza successo al Concorso "Vinci con i tuoi Racconti di Grano Chirico" #nonsolopastiera ed è stata registrata sulla piattaforma Mysocilrecipe.

Commenti

  1. non c'è gara!!
    bravissima come sempre 👏🏼👏🏼👏🏼

    RispondiElimina
  2. Bellissima idea e bellissima presentazione :)

    RispondiElimina
  3. Buongiorno. Cos'è la crema di latte? La panna è la stessa cosa?Grazie raffaele

    RispondiElimina
  4. Ma come? Non hai vinto? E' un'idea bellissima!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo