Passa ai contenuti principali

Carnaroli c’à pummarola

riso


Ancor prima che i puristi, specialmente quelli della pianura padana o della Val Brembana storcano il naso, mi sono permessa di parafrasare all'uopo la celeberrima "'O 'rraù" di Eduardo De Filippo, in questa mia, O' risotto:


O' risotto ca me piace a me, m' 'o ffaceva sulo mammà.
A che m'aggio fatto stu' blog, ne parlammo pè ne parlà.
M' 'a facite dicere na parola?
Chest' è  carnaroli c' 'a pummarola

E ... ho detto tutto.
Cerea neh!

Scherzi a parte, di solito sperimento pietanze cercando di non appesantire i piatti che preparo. Ma una cosa è certa, il risotto che mi preparava mammà mia, resterà inarrivabile per me. Lei me lo preparava alla "milanese". Questo, invece, è col pomodoro mio amatissimo.
Carnaroli c’à pummarola
Ingredienti  
per due persone

  • 160 g di riso Carnaroli "Riso del Delta del Po I.G.P."  
  • 500 g di sugo di pomodorini rossi del Vesuvio Dop (preparato come spiegato sotto)
  • 40 g di Parmigiano Reggiano  
  • 20 g di Pecorino sardo Dop
  • 40 g di Latterì 
  • 50 g di vino bianco (Biancolella d'Ischia)
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • olio extravergine d'oliva al basilico q.b.
  • sale q.b.
  • foglie di basilico fresco q.b.
Preparazione

Innanzitutto, preparare il sugo di passata di pomodoro: far bollire i pomodorini  rossi e maturi, coperti a filo con l’acqua, per pochi minuti. Scolarli bene e passarli subito nel passaverdure. Condire la passata ottenuta con olio evo, aggiustare di sale e far cuocere cinque minuti; prima di spegnere, aggiungere le foglie di basilico fresco.
Per la cottura del riso ho proceduto così: ho fatto tostare i chicchi a secco, poi, ho bagnato col vino e l’ho fatto evaporare per bene. Quindi l'ho bagnato con acqua leggermente salata in ebollizione e a metà cottura del riso, ho cominciato a versare il sugo di pomodoro, un paio di mestolini per volta, mescolando energicamente e continuamente. Ho completato la cottura continuando in questa maniera quindi, ho spostato dal fuoco per mantecare, aggiungendo i formaggi grattugiati, il Latterì a smorzare leggermente l’acidità del pomodorino ed ho terminato la mantecatura, con un filo d'olio extra vergine d'oliva aromatizzato al basilico.
Ho porzionato servendomi di un coppa pasta ed ho cosparso con la buccia dei pomodorini essiccati e tritati.
riso

Commenti

  1. Aggiungeresti una nota per spiegarci anche come lo preparava la tua mamma?
    Ciao e grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ero troppo piccola quando è scomparsa, ma ricordo che quando al compleanno o all'onomastico, mi chiedeva cosa volessi mi preparasse, io rispondevo il risotto alla milanese o i cannelloni, erano buonissimi.
      Grazie a te per l'attenzione

      Elimina
  2. Risotti, cannelloni, lasagna, pasta al forno...li chiedo anch'io alla mia mamma! :D
    Lei è un'autodidatta (bravissima!) che da quando accede ad internet ha fatto di te, Antonia, Assunta Pecorelli e Pasqualina le sue fidate amiche di cucina ;-)
    E siccome a me ha trasmesso tutto il suo amore per le Tradizioni e per la Vera Cucina Napoletana, vi dico grazie per tutte le volte che le sciogliete dei dubbi e le insegnate qualcosa di 'nuovo' sulla corretta esecuzione dei piatti classici (anche perché questo suo sapere 'perfezionato' passerà a me).
    Ora,caso vuole che oggi, la tua amica Antonia, ci serve proprio Cannelloni...
    mi metto all'opera e faccio una sorpresa a mamma?

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori...

O' pane cuotto

O’ pane cuotto è una ricetta poverissima ed antica, una sorta di zuppa, che come ingrediente principale ha il pane duro, vecchio, quello che a Napoli si chiama “ sereticcio ”. Ce ne sono tante varianti, con sugna o con olio, con pomodorino o senza, con aglio o cipolla, con uovo o senza, con formaggio o senza, ma due sono gli ingredienti principali, il pane duro e l’alloro. Quella che ricordo dall'infanzia, è questa versione. E dunque, per prepararla, si comincia facendo bollire in una piccola casseruola in un dito d’acqua, lo spicchio d'aglio, una foglia di alloro (il lauro secco) spezzettata, un filo d’olio, un pizzico di sale e se ci sono, un paio di pomodorini del piennolo schiacciati, fino a far ridurre il liquido della metà. In un piatto fondo, intanto, si mettono i pezzetti di pane raffermo; si condiscono con il “brodo” ridotto, un pizzico di pepe nero e si consuma ancora caldo.

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da un'idea felice dello Chef Peppe Guida

Paccheri al pomodoro con foglie di limone da  un'idea felice dello Chef Peppe Guida Le  foglie di limone  regalano un aroma particolare a questo piatto: il solito colpo di genio di Peppe Guida . Ho la fortuna di avere qualche albero di limoni, che qualche tempo fa erano anche in fiore e di qui l'aggiunta personale dei petali profumati. E dunque, la ricetta: 80 grammi di paccheri o schiaffoni per persona passata di pomodoro q.b. qualche foglia fresca di limone la scorza di limone grattugiata qualche dadino di scamorza  un cucchiaio di parmigiano grattugiato stagionato qualche foglia di basilico fresco olio evo q.b. calare i paccheri e nel frattempo,  far imbiondire l'aglio schiacciato in un tegame, aggiungere la passata di pomodori, un pizzico di sale, le foglie di limone; quindi aggiungere la pasta al dente, aggiungere la scamorza, il parmigiano grattugiato, pochissimo burro e mantecare; infine, aggiungere un filo d'olio a fiamma spenta ed il basilico fresco con...