Passa ai contenuti principali

Pasta con la colatura di alici e pomodorini gialli

Oggi è venerdì, l'ultimo di sole caldo dicono. Ed allora, ecco un primo piatto che ricorda la bella stagione e lo straordinario mare della costiera.

Linguine con colatura di alici  e pomodorini gialli


Questa è la ricetta,"che non è di chi la scrive ma di chi se ne serve".

Ingredienti per 2 persone:
  • 180 g di linguine di Gragnano
  • colatura di alici di Cetara, a sentimento
  • n. 1 spicchio di aglio
  • n. 4 pomodorini gialli
  • Buccia di un lime vesuviano (o limone verde)
  • polvere di prezzemolo q.b.
  • peperoncino piccante q.b.
  • olio extravergine di oliva q.b.
Preparazione:

in una padellina, far imbiondire uno spicchio d’aglio in un filo d’olio, toglierlo e aggiungere i pomodorini gialli del piennolo, farli soffriggere e salare poco.
A freddo, in una zuppiera o ciotola capiente, mettere un po' di peperoncino nell'olio d’oliva.
Cuocere la pasta in acqua poco salata, al dente, scolarla e versarla nella zuppiera col condimento, unire l’intingolo di pomodorini  e la colatura d’alici a freddo, mescolare e servire aggiungendo ai piatti,  una grattugiata di buccia di lime e la polvere di prezzemolo o il prezzemolo tritato molto finemente.



Commenti

Post popolari in questo blog

Sciroppo di limone, arancia o mandarino

Nei mesi freddi c'è abbondanza di agrumi in giardino ed io le penso tutte per conservarli. In piena estate, ad esempio, scarseggiano i limoni, oltre ovviamente, le arance, i mandarini, i pompelmi. E allora, mi è venuta in mente quella santa donna di zia Carmela , quella della marmellata o confettura al microonde  quella che in piena estate ci prepara delle l imonate da manuale, dissetanti, con quel suo sciroppo  che diluisce nell'acqua minerale frizzante freddissima e serve con qualche cubetto di ghiaccio.  Mi sono subito adoperata (mi scuso per le bottigliette non proprio da food blogger) ed ecco la ricetta,  per chi se ne serve (cit.) : spremere il succo dell'agrume prescelto, ad esempio il limone; filtrarlo, pesarlo ed aggiungervi lo stesso peso, in zucchero semolato. Scaldare il liquido su fiamma moderata, facendo sciogliere lo zucchero, mescolando di tanto in tanto, senza protrarre troppo l'ebollizione.  Una volta raffreddato, travasarlo in b

Migliaccio dolce napoletano nelle due versioni

Il migliaccio dolce è una tipica preparazione napoletana del periodo di Carnevale.  In famiglia se ne facevano due versioni, una " classica " ed una coi “ capellini d'angelo ”, una pasta secca di grano duro tipo spaghettino, ma con un diametro minore. Recentemente il Dr. Giuseppe Viscardi mi ha scritto queste note sulle origini ed il significato del migliaccio, un dolce antichissimo: il migliaccio dolce viene preparato nell'anno solare, per la prima volta il 17 gennaio (Sant'Antonio Abate), giorno in cui, secondo la tradizione napoletana, finisce il tempo di Natale e comincia il Carnevale.  È un dolce carico di significati, apre e chiude una festa invernale per poi lasciar posto ad un altro dolce, la pastiera, fondamentalmente molto simile, ma che però, al posto della semola di grano duro ottenuta dal raccolto dell'anno prima, sostituisce i primi chicchi di grano (probabilmente ancor prima orzo) del nuovo raccolto.  Attraverso questi sapori

Zeppole di San Giuseppe al forno

Queste sono le zeppole di San Giuseppe al forno , che si preparano da tradizione napoletana, il 19  marzo, San Giuseppe , giorno in cui si festeggiano sia i Giuseppe che i papà. Zeppola al forno Zeppole di San Giuseppe al forno : Per la pasta bignè: ½ litro d’acqua ½ cucchiaino di sale 2 cucchiaini di zucchero 180 grammi di burro  300 grammi di farina 00 (non debole) 7-8 uova grandi Procedimento: 1)       mettere al fuoco un recipiente con l’acqua, il burro a pezzetti, lo zucchero, il sale e portare al bollore; 2)       quando il liquido bolle, gettare d’un colpo la farina e cominciare subito a mescolare con una spatola di legno, rimestando energicamente fino a che la farina sia ben incorporata; 3)       fare asciugare velocemente l’impasto ( panade ) a fuoco basso fino a sentire degli sfrigolii e ricavarne una palla; 4)       togliere dal fuoco, lasciare intiepidire ed aggiungere le uova, due per volta, fino a completo